Dicono di Max…

L’incanto peculiare delle sue fotografie sta appunto nell’essere un atto creativo che si consuma nell’istante, e dell’istante accoglie l’infinita fragilità evidenziata nei contorni reali delle sue immagini, in un equilibrio precario fra essere e non essere. E’ un frammento di tempo isolato artificialmente dal flusso del tempo e trasferito in un ambito governato dalle leggi dell’estetica. E anche nelle immagini in cui tali leggi conseguono una vittoria completa, rimane sempre qualcosa a ricordarci che, più di ogni altra creazione dell’uomo, sono fatte “della materia di cui sono fatti i sogni”, e di questa sostanza effimera serbano il fascino e la disperazione di un mondo, il nostro, che vuole continuare a essere colorato.

Nello Taietti, curatore di
4 Occhi sul Mondo – Immaginazione 2.0

DICONO DI MAX…

La fotografia ferma il momento. Ma la fotografia di Laudadio diventa epica, quando, attraverso lenti di occhiali da sole, riflette ciò che sta per avvenire, anche se immobile. L’immobilità è la forma maggiore di inquietudine per un artista, perché non ha l’agio di raccontare una storia in movimento, deve riuscire a fermarla. Deve catturare un solo frangente di ciò che sta raccontando, per far sì che resti impressa come immagine rappresentativa. Laudadio regala vertigini perché tutte le sue opere sono vertiginose.

Andrea Pinketts, scrittore, giornalista, drammaturgo e opinionista

Dicono di Max…

Ci sono vari modi per imbalsamare la memoria e donarla a quelli che verranno. La pittura, la scultura, la voce non resta nei morti. Rimane la fotografia che diventa amante fedele ma non sottomessa. Un soffio e le mani si uniscono. Questa è la fotografia di Laudadio. Unità di gesto controbilanciata da sentimento e talento.

Mauro Corona, Scrittore di bestseller

Dicono di Max…

Max è riuscito a costruire un nuovo paradigma nell’immagine contemporanea, dopo tante discussioni teoriche sulla fotografia e sulla “cornice”, il frame, lo spazio che racchiude l’immagine. Max Laudadio, con semplicità e naturalezza ha scelto la lente dell’occhiale con la sua montatura per raccontare il Mondo, quel Mondo che gli passa davanti,” sotto gli occhi”. È straniante e insieme originale perché quell’oggetto che indossiamo per proteggerci dalla luce delle immagini , in questo caso le amplifica e le rimanda a noi con un senso ancora più potente.

Sergio Pappalettera, Graphic Designer di fama internazionale

Dicono di Max…

Aggiungere un’ottica ad un’altra forse non serve a vedere meglio, ma a vedere altro. Max, che già nel nome oltre alla congiunzione avversativa ha pure l’incognita, continua la sua strada, il suo tao, con nuovi punti di vista. Prendere di mira e miraggi, raggio e coraggio, caccia alle Fate Morgane e gibigianne che spaesano. Viva le visioni, a morte le cataratte!

Antonio Ricci, Ideatore, autore e produttore di Striscia la Notizia

Dicono di Max…

Trovo che la sua idea di vedere un’immagine attraverso una lente diversa sia abbastanza inusuale e riesce a dare un tocco in più. Laudadio propone una visione di fotografia normale, pura e semplice, che mi piace, perché senza stravolgere l’immagine originale riesce ad offrire un’ottica ed una visione completamente diversa.

Bob Krieger, Fotografo ritrattista di fama internazionale

Dicono di Max…

Laudadio esce come interprete molto sensibile alle variazioni cromatiche, come furono alcuni impressionisti, in particolare il Monet delle Cattedrali di Rouen” questo perché “ha voluto vedere il Mondo, non solo con gli occhi e l’obiettivo, attraverso una lente non metaforica, ma reale. La lente degli occhiali: colorata, che può ingrandire o allontanare, filtrare e deformare. Trasfigurare e rendere più nitido ciò che lo sguardo vede”. Laudadio infatti fotografa paesaggi, monumenti, persone, oggetti, ponendo davanti all’obiettivo un paio di occhiali e riuscendo così a dare più visioni differenti di ciò che ha di fronte. Il risultato è un tripudio di emozioni che l’autore condivide con l’osservatore, stimolando la fantasia e l’immaginazione.

Vittorio Sgarbi, curatore di
4 Occhi sul Mondo – I ed.

DICONO DI MAX…

L’arte di Max Laudadio regala una splendida visione del mondo, ricca di emozioni. Le sue foto sono limpide e trasparenti, proprio come le colorate lenti di occhiali che utilizza nei suoi scatti. Ringrazio di cuore Max, sempre attivo in campo benefico-solidale, per il sostegno dato alla Fondazione Exodus.

Don Antonio Mazzi, presbitero e scrittore italiano, impegnato in attività per il recupero di tossicodipendenti

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